Homo sum et nihil humanum a me alieno puto

sábado, 1 de diciembre de 2007

Canzone per l'estate

Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva,
con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva,
con la radio che ronzava
per il mondo cose strane
e il respiro del tuo cane che dormiva.

Coi tuoi santi sempre pronti
a benedire i tuoi sforzi per il pane,
con il tuo bambino biondo
a cui hai donato una pistola per Natale
che sembra vera,
con il letto in cui tua moglie
non ti ha saputo dare,
e gli occhiali che tra un pò dovrai cambiare.

Com'è che non riesci più a volare.

Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi
sulla gente,
con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permamente,
la tua coda di ricambio,
le tue nuvole in affitto,
le tue rondini di guardia sopra il letto.

Con il tuo francescanesimo a puntate
e la tue dolce consistenza,
col tuo ossigeno purgato
e le tue onde regolate in una stanza,
col permesso di trasmettere e il divieto di parlare
e ogni giorno un altro giorno da contare.

Com'è che non riesci più a volare.

Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali
e una bella addormentata che si sveglia
a tutto quel che le regali,
con il tuo collezionismo
di parole complicate,
la tua ultima canzone per l'estate.

Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali,
con l'idiota in giardino ad isolare le tue rose migliori,
col tuo freddo di montagna
e il divieto di sudare
e più niente per poterti vergognare.

Com'è che non riesci più a volare.


Canzone di Fabrizio de André.

3 comentarios:

Chispita dijo...

Veo que esta no la traduces porque con la traducción sale perdiendo. No??

Jorge¡¡¡ dijo...

Hola Rubén¡¡¡
Soy Jorge, tu compañero de clase¡¡¡

Que sepas que me estoy leyendo la novela de Tabucchi que tanto de inspira¡¡¡

La verdad es que se trata de un libro raro, sorprendente. Pero bueno, cuando lo acabe y lo digiera ya te contaré, ok??

Anónimo dijo...

Espero que se trate de uno de esos intelectales tan reputados de los que solo tu y algún piamontés ha oido hablar, menos mal que existe internet para su difusión, porque lo merginal del idioma lo encorseta. Je je